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UM PASSEIO EM LISBOA

“Cosa vedere a Lisboa?” mi hanno chiesto questi giorni….e così si è riaperta quella voragine piena di saudade che invade tutti quelli che ha vissuto anche solo qualche giorno nella cidade branca portoghese: Lisboa.

Sedetevi qualche istante e partite con me…

In questa città si viene facilmente rapiti dal suo fascino di città “decadente” e dalla luce particolare, simile a un bagliore, che illumina i palazzi di azulejos. Solo chi c’è stato può capirmi (a parte le mie amiche che sono venute a trovarmi a Novembre nell’unica settimana di pioggia dell’anno!)

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Fonti immagini in senso orario: 1, 2, 3, 45.

E così ho iniziato a buttare giù tutti i ricordi di questa città che mi manca come se fosse una persona: i suoi giardini e le sue viste dai miradouros, punti panoramici dai quali sentire la brezza oceanica e perdersi nell’orizzonte e nelle acque del Tejo; la calçada portoghese con i suoi ciottoli bianchi che riflettono la luce del giorno; l’odore di sardinha cotta agli angoli delle strade durante la festa di Santo Antão protettore della città; i vicoli del Bairro alto popolati da bar, ristoranti e negozi o atelier di giorno, che si trasformano in locali notturni dove ballare a suon di mojito e caipirinha; il baretto di Rossio dove assaggiare la ginjinha, il liquore all’amarena più dolce del mondo; il tram giallo che attraversa tutta la città (da evitare se si ha paura delle montagne russe!)

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Ecco allora i miei posti del cuore dove non potete non andare per assaporare la sua luce!

1. Jardim da Estrela, dove trascorrere un pic-nic o sentire musica di una band improvvisata e vedere ballerini sul palco in ferro battuto stile liberty;
2. Miradouro di Santa Catarina, da cui godervi la vista sul Tejo gustandovi un “tosta mista” al chioschetto verde;
3. Perdersi nei vicoletti di Alfama, partendo dalla salita che vi porta alla (la cattedrale di Lisbona) dalla chiesa di Santo Antão, fino al Miradouro de Santa Luzia…se siete stanchi aggiungete una tappa ristoratrice al Pois Cafè, per leggere un libro dagli scaffali gustandovi un tipico Caldo Verde o una tazza di tè!
4. Saltate sull’ electrico 28 (il tram giallo che avrete sicuramente visto in “Lisbon Story“), che parte da Campo Ourique arriva a Graça attraversando tutta la città (Estrela, Pracas Camoes, la Baixa, Alfama) e scendete alla Feira da Ladra per contrattare il prezzo di una borsa vintage o un vecchio obiettivo Pentax!
5. Entrate nel Monastero di Sao Jeronimo e perdetevi nella sua architettura in stile manuelino con elementi tardo gotico e motivi rinascimentali, ammirando le statue, i bassorilievi e i giochi di chiaroscuro nel chiostro interno. Una volta usciti ristoratevi con un paio di pasteis de Belem (o pasteis de natas) che trovate all’interno dell’omonima pasticceria caffetteria dall’ interno decorato con azulejos.
6. Prendete un caffè di fianco a Pessoa in persona (o quasi) in uno dei tavoli esagonali del caffè “A Brasileira” che si trova in rua Garret nello storico quartiere dello Chiado (da notare anche la sua ristrutturazione da parte dell’architetto portoghese Alvaro Siza a seguito di un rovinoso incendio del 1988, se siete interessati approfondite qui).
7. Se siete stanchi di camminare riposatevi sotto l’ombra dell’albero cedro-do-buçaco a Principe Real o davanti alla fontana di Pracas das Flores, entrambi due luoghi magici dove trascorrere un po’ di tempo facendosi contagiare dalla calma portoghese!
8. Ammirate un tramonto dal Castelo de São Jorge e una volta finito vedete uno spettacolo allo Chapitò, una scuola da circo da cui potrete anche godervi una vista particolarmente emozionante su Lisbona e il Tejo.
9. Andate alla scoperta di negozi di artigianato, studi di design, ristorantini trendy-chic, in una vera e propria “ilha criativa” (isola creativa) all’interno di una ex-area industriale, Lx factory.
10. Se vi piace l’architettura e siete anche voi nel vortice “expo Milano 2015”, perdetevi tra i padiglioni dell’expo avvenuta nel 1998 a Lisbona, uno splendido esempio anche di riuso dopo expo…ovviamente il mio preferito è il padiglione portoghese di Alvaro Siza!
11. Salite sull’elevador de Santa Justa per vedere la Baixa e lo Chiado, i due quartieri centrali di Lisbona.
12. Ammirate il cielo dall’interno di una chiesa, ovvero le rovine dell’Igreja do Carmo, un convento carmelitano distrutto nel terremoto del 1755; e l’Igreja de São Domingos, parzialmente resistita al terremoto del 1755 e all’incendio del 1959 di cui rimane traccia nelle colonne crepate e le pareti annerite.
13. Andrei avanti all’infinito ma concludo con una raccomandazione importante: mentre passeggiate e camminate CONTEMPLATE le pareti dei palazzi, dei negozi dei bar, perché ovunque troverete gli azulejos (“pietre lucidate”), splendide piastrelle di ceramica decorate, tipico ornamento dell’architettura spagnola e portoghese che arricchisce questa città.

Ora che sapete dove potreste trovarmi se vivessi ancora in questa città, fateci un salto anche voi, chi con l’aereo chi con la fantasia!

Lisboa legaloscegialle Jardim Botto Machado, Campo de Santa Clara

Jardim Botto Machado, Campo de Santa Clara via O que diz Lisboa

 

N.B: l’immagine delle galosce gialle su un muretto di Lisbona mi è stata postata da un’amica come regalo di compleanno…commossa!

P.S: so che mi ero fermata a 13 ma aggiungerei il punto 14, Casa dos Bicos “casa dei becchi” in portoghese, per la forma della facciata.

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