La canapa in edilizia
materiali naturali

La Canapa in edilizia

La canapa è un materiale naturale impiegato in tantissimi settori, quello più antico è sicuramente quello tessile, ma negli ultimi anni è aumentato il suo impiego anche in edilizia. Qualcuno di voi magari ha ancora in casa dei lenzuoli della nonna in canapa! Ma qual è l’uso della canapa in edilizia?

In questi anni di formazione sui materiali naturali, il materiale che forse mi ha stupito più di tutti è proprio lei, la canapa. Si può usare in tantissimi ambiti dal settore tessile, alimentare, a quello edile. Inoltre in edilizia, sia in progetti di nuova costruzione o ristrutturazioni, la canapa viene utilizzata in differenti modi, ad esempio come materiale isolante, oppure per le pareti con i mattoni in calce-canapa, oppure ancora come massetto (strato sotto la pavimentazione) in calce-canapa, o negli intonaci insieme alla calce.

E questo per me è davvero affascinante. Dalla stessa pianta, a seconda che si usi il canapulo (nucleo interno legnoso), o il seme, o la fibra, possono essere realizzati diversi prodotti per differenti ambiti. Dai semi nascono alimenti. Dalle fibre i tessuti. Dal legno (o canapulo) i mattoni naturali. Dai fiori olii essenziali o medicinali.

E all’interno delle abitazioni può essere utilizzato in diverse “parti” della casa, dal pavimento, al tetto, ai muri. La canapa in edilizia a 360°!

Rappresentazione della Cannabis sativa L. di W. Müller.

Origine della canapa

Quando studio i materiali naturali in edilizia mi piace scoprire la loro storia. La canapa ad esempio era usata fin dagli antichi romani, per costruire vele e corde per le imbarcazioni, ma è una pianta originaria dell’Oriente. Quando la canapa arriva in Italia (era presente già nel 600 d.C) e si sviluppa principalmente nelle regioni settentrionali, in Piemonte (nella zona di Carmagnola e del Canavese) dove si può andare a visitare l’Ecomuseo della Cultura della Lavorazione della Canapa, e poi nella pianura padana, in Emilia Romagna. E con grande gioia ho scoperto che esisteva anche in Valle d’Aosta, dove la canapa era coltivata soprattutto nella zona di Chambave e in altre località della bassa Valle d’Aosta. Nella località di Chardonney ancora oggi esiste l’Ecomuseo della canapa!

La canapa in edilizia

La canapa in edilizia è comparsa intorno agli anni ’80/’90. Ma già nei secoli passati il canapulo, detto anche “legno di canapa”, mescolato insieme all’argilla o alla calce, è stato impiegato come materiale da costruzione. Anche gli steli della canapa, ad esempio, venivano utilizzati per realizzare strutture leggere per soffitti o tramezze poi intonacate. Più recentemente, l’uso del biocomposito di canapa e calce si è diffuso in Francia, nelle regioni di Troyes, per la conservazione di edifici medioevali con struttura in legno. 

Si cominciò a sperimentare l’uso di questo materiale grazie a Charles Rossetti, un muratore italo-francese che dedicò la sua vita a migliorare
le mancanze dell’edilizia tradizionale ed ebbe l’intuizione di usare il canapulo come materiale da costruzione.

Il canapulo ha un potere di assorbimento dei liquidi circa 12 volte superiore alla paglia e 3,5 volte superiore al truciolo di legno e pari a 5 volte il suo peso.
Mescolato con acqua e calce il canapulo, essendo molto ricco di silice, subisce un processo di “carbonatazione” nel quale il legno viene mineralizzato (trasformato in pietra).

Applicazioni

Possiamo dire che la canapa in edilizia sia utilizzata nelle nuove costruzioni (ad esempio pareti esterne) ma anche nei risanamenti specialmente come isolamento esterno. In entrambi i casi può essere usata per le pareti divisorie, per riempimenti e per sottopavimenti.

In sintesi per:

  • Muri di tamponamento
  • Blocchi di canapa e calce
  • Isolante per tetti
  • Termo-intonaco (intonaco isolante)
  • Massetto isolante
  • Intonaco di calce-canapa
Intonaco di canapa e calce

L’intonaco calce-canapa ha un effetto simile all’intonaco di argilla, ha una facile lavorabilità e si può applicare anche con un macchinario. Ha una buona resa estetica e sembrerebbe anche un minore rischio di crepe.

Leggete qui se volete approfondire come sono gli intonaci naturali a base di calce.

Mattone calce-canapa

In estate i mattoni di canapa hanno un naturale effetto refrigerante, in inverno un effetto riscaldante. Questo perché quando il mattone di canapa e calce assorbe il vapore acqueo dell’aria ambiente, si libera l’energia di condensazione, provocando un aumento della temperatura. Quando l’acqua viene rilasciata nell’aria ambiente, l’energia richiesta dal processo di evaporazione viene sottratta dall’acqua stessa, causando un abbassamento della temperatura.

Muri di tamponamento

Nei muri di tamponamento, la miscela di calce e canapa viene versata e pressata all’interno. Si parla in questo caso di Canosmose, una tecnica di costruzione che consiste nel mescolare direttamente e in giusta proporzione in una betoniera calce, acqua e canapulo e gettare direttamente nelle casseforme.

  • Struttura della parete esterna
  • Hempcrete in canapa pressata
  • Telaio in legno strutturale
  • Malta di calce
  • Strato di finitura opzionale

Ecco alcune foto della preparazione di un muro in calce-canapa con struttura in legno, durante il workshop a Canapa Expo 2019 a Milano insieme a Olver Zaccanti e Alessandro Beber, referenti del progetto Canapalea di ANAB.

Preparazione della miscela di calce e canapa e riempimento struttura in legno durante il Seminario – Workshop “Usi Della Canapa in Edilizia” durante Canapa Expo 2019 di Novegro. Photo credits @Canapa Expo Milano.

Proprietà e benefici della canapa in edilizia

Vediamo infine in modo sintetico quali sono le caratteristiche della canapa e perché usarla nelle ristrutturazioni o nelle nuove costruzioni.

Proprietà principali:

  • Isolamento termico ed inerzia termica 
  • Traspirabilità ed edifici salubri
  • Isolamento acustico
  • Protezione dalle infestazioni 

Alcune curiosità:

  • isola anche quando è umida
  • non è infiammabile
  • regola il tasso di umidità
  • ionizza l’aria
  • previene la formazione di muffe
  • resiste a roditori e parassiti
  • ha un bilancio di CO2 negativo
  • è compostabile e riciclabile al 100%

La magia dei materiali naturali

Ciò che ogni volta mi attrae dei materiali naturali è che non esistono “ricette” preconfezionate, ma si tratta sempre di progettazione e sperimentazione. Viene enfatizzato l’aspetto di ricerca e di esperimento che dovrebbe esserci sempre alla base di un nuovo progetto. Ci si avvicina al mondo artigianale fatto di prove, di misure e di sperimentazione!

Mi viene in mente la celebre frase del designer e grafico A.G. Fronzoni:

“PROGETTARE VOCE DEL VERBO AMARE”

Perché quando si progetta e si costruisce con i materiali naturali, c’è di per certo un amore smisurato per l’ambiente, l’architettura e soprattutto l’uomo che la abita!


Bibliografia e siti di riferimento:

  1. Tesi Politecnico di Torino: La canapa in edilizia, Relatore: Gianfranco Cavaglià – Candidato: Matthieu Narducci.
  2. Tesi Politecnico di Torino: L’integrazione di materiali compositi a base di canapa e calce nell’edilizia nepalese, Relatrice arch. Daniela Bosa, candidato Enrico Caiolo.
  3. Quaderni Quarneti: Il canapulo.
  4. Mattoni in calce-canapa di Hanfstein.

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